Questo libro mi ha attirato perché sentivo il bisogno generico di “lavorare su di me”, ma non avevo una chiara idea di cosa volesse dire, né di cosa comportasse.
Il primo impatto è stato fortissimo perché fin da subito ho riscoperto il contatto con il mio corpo che, sembrerà strano, ma davo per scontato e dal quale ero totalmente scollegata: è proprio partendo dal corpo che ho capito come e dove c’era irrigidimento, ristagno e dolore; ho imparato inoltre a fidarmi di un certo tipo di percezione (il “sentire”) che ho sempre provato, ma tendevo a non ascoltare classificandolo come sciocchezza.